cronaca

Ennesimo rinvio nella riunione tra i soci
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Un altro confronto ma senza risposte: si sono riuniti i soci di Fiera di Genova Spa, società che ricordiamo è in liquidazione, ma ancora una volta è arrivato un nulla di fatto. Nessun dato concreto sul fronte occupazionale, zero certezze sui tanti nodi che ormai hanno tolto il respiro pensando al futuro della Fiera. Poche righe in un comunicato in cui si spiega che i ‘soci hanno deliberato che permane l’obiettivo della salvaguardia degli asset aziendali’.

Praticamente siamo al punto di partenza mentre le lancette girano veloci. Dunque tutto rinviato. Ancora una volta. L’ennesima. E si sussurra che sia stato deciso di prendere tempo aspettando l’incontro a metà luglio quando i soci di Fiera saranno a Roma dal Ministro allo Sviluppo Economico Calenda, il tema è di quelli tosti: cioè il Salone Nautico in tutte le sue declinazioni.

Così dalle parti della Fiera di Genova l’unica notizia è l’arrivo dei primi migranti,
l’inizio di un flusso piuttosto massiccio che porterà al Padiglione C circa trecento unità. E con la paura che si vada nuovamente in onda il film già visto un’estate fa con la Fiera che assomigliava di più ad un centro di accoglienza dedicato ai profughi.

I migranti sono già un centinaio. Sono originari di Gambia, Mali, Nigeria, Eritrea. A accoglierli la Croce Rossa di Genova che grazie ai volontari ha reso vivibile l'area messa a disposizione da Prefettura e Comune. "Ci siamo occupati della sistemazione delle barelle e dell'assistenza logistica con i materiali forniti da Prefettura, Ministero e Protezione Civile - ha detto Andrea Migone vicepresidente della Cri - e abbiamo messo a disposizione, per chi vuole pregare, una zona separata all'interno della struttura che abbiamo sistemato secondo le loro indicazioni".

Tra gli impegni della Cri anche quello di agevolare i ricongiungimenti. "Stiamo attivando un percorso per le ricongiunzioni familiari - ha detto Migone - Molti durante lo sbarco si sono persi, alcuni membri di una stessa famiglia potrebbero trovarsi altri centri. Nostro compito è cercare di farli ritrovare".