cronaca

Querela per diffamazione ritirata, niente apologia di terrorismo
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Il giudice per l'udienza preliminare Claudio Siclari ha assolto Stefano Ghio, 48 anni, accusato di apologia del terrorismo e di aver diffamato la figlia di Guido Rossa e la memoria dello stesso operaio dell'Italsider, ucciso il 24 gennaio 1979 a Genova dalla colonna genovese delle Brigate Rosse.

In un blog, l'uomo aveva criticato la possibile candidatura di Sabina Rossa alla presidenza della Regione spiegando che il padre Guido Rossa era un "informatore che aveva denunciato i compagni che volantinavano all'interno della fabbrica" e che era rimasto vittima di un atto di "giustizia proletaria".

Ghio, difeso dall'avvocato Matteo Groppo, aveva già chiesto scusa per quello che aveva scritto affermando che non era sua intenzione fare apologia del terrorismo. Per questo la figlia di Guido Rossa, Sabina, ha ritirato la querela per diffamazione. Mentre per il reato di apologia è stato assolto perché il fatto non sussiste.

L'avvocato Groppo, nella sua arringa, ha citato le motivazioni della sentenza di assoluzione dello scrittore Erri De Luca che era stato accusato di istigazione a delinquere per alcune sue dichiarazioni sulla vicenda dell'alta velocità in Val di Susa. L'inchiesta era stata coordinata dal sostituto procuratore Federico Manotti.