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Rixi e Mai contrari ad ospitare i migranti a Savona e provincia
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Edoardo Rixi, segretario regionale della Lega Nord Liguria e assessore regionale allo Sviluppo economico, e Stefano Mai, assessore allo Sviluppo dell'entroterra, si dichiarano contrari all'ospitalità di centinaia di immigrati a Savona e provincia, "Un business che ingrassa le coop rosse e aumenta l'insicurezza del territorio".

"Non possiamo accettare che la provincia e la città di Savona vengano trasformati in un enorme centro di raccolta di immigrati. Non è bastato al ministro Alfano trasformare in una mega tendopoli la città di Ventimiglia? Evidentemente il governo per evitare tensioni diplomatiche con la Francia ha deciso di dirottare i flussi su Savona: come sempre si sposta il problema anziché risolvere una situazione ormai allo sbando", ha dichiarato Rixi, esprimendo la completa contrarietà all'ipotesi di accogliere su Savona nuovi arrivi di immigrati.

"La Liguria - prosegue - non può più sopportare l’invasione in atto decisa dal governo. Allestire nuovi centri a Savona è un’idea folle: portare nuovi poveri e disperati, disposti a tutto, in una città e in una provincia in cui l’emergenza lavoro e la richiesta di sicurezza da parte dei cittadini è sempre maggiore significa portarla al definitivo collasso" 

"Savona e provincia hanno bisogno di posti di lavoro e non di disperati che servono solo ad alimentare il business delle solite coop rosse che puntualmente si buttano a pesce nelle gare dell’accoglienza – dicono Rixi e Mai – inoltre, adibire edifici, per esempio vecchi casolari, nell’entroterra a veri e propri campi profughi è un atto irresponsabile e abominevole perché rischia di far saltare gli equilibri già precari di un entroterra che ha bisogno di essere rilanciato sotto il punto di vista turistico e della micro economia".

"A Savona città vediamo ogni giorno crescere l’allarme sulla sicurezza con furti e rapine ormai quotidiane: spalancare le porte a nuovi disperati causerebbe solo una crescita dei reati. Non vorremmo poi che la genialata del ministro Orlando di chiudere il carcere di Savona fosse solo l’atto propedeutico all’allestimento di un centro profughi in pieno centro proprio nell’ex istituto di pena".