“In Liguria, su 135 chilometri di litorale solo una ventina sono a disposizione per spiagge libere, molto meno del 40% che richiede la legge” denunciava qualche anno fa, nel 2009, Goletta Verde. E c’è da scommettere che la situazione non sia migliorata col passare del tempo, anzi… La nostra regione risultava anche la sesta nella classifica italiana del mare illegale: 3 illeciti per km di costa, contro una media nazionale di 2. "Un record di stabilimenti balneari ha infatti privatizzato di fatto la riviera" diceva Goletta Verde. Ma oggi qual è la situazione? I dati della Regione parlano del 20 per cento di spiagge libere sul totale delle aree demaniali marittime, contro più del doppio, il 42 per cento, occupate da stabilimenti balneari, e il 7 per cento da spiagge libere attrezzate. Nel restante 31 per cento ci sono altre attività, tipo porticcioli.
Oggi in molti pensano che non siano sufficienti, le spiagge libere attuali. Per Alice Salvatore del movimento Cinque Stelle “è assurdo che nel computo delle spiagge libere, che dovrebbero essere il 40% del totale, ci sono anche tratti di scogliere quasi inagibili”. “Gli stabilimenti balneari creano lavoro" precisa l’assessore regionale al turismo della Regione, Gianni Berrino, per cui le spiagge libere a Genova "sono sufficienti”. La Regione può fare di più secondo Raffaella Paita, capogruppo del Pd in consiglio regionale. E noi inizieremo un viaggio a raccogliere voci. E documentare la situazione.
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