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Una lettera denuncia la difficile situazione per il prossimo anno
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"Savona deve diventare una Smart City" dice Ilaria Caprioglio (centrodestra), "no al consumo di altro suolo, sì alla riqualificazione" afferma invece Cristina Battaglia (centrosinistra).

Temi nobili di due dei candidati a sindaco di Savona a circa due settimane dal voto. Ma c'è un tema molto più spicciolo che rischia di colpire molte famiglie savonesi.

Una lettera di un funzionario del Comune alla Regione intercettata dal Movimento Cinque Stelle nei giorni scorsi fa emergere il rischio che Palazzo Sisto dal prossimo anno scolastico non possa più erogare il rimborso dei libri dell elementari.

Il documento pubblicato in parte da 'Il Fatto Quotidiano' ad un certo punto denuncia tutta la difficoltà delle casse comunali:
“Si chiede cortesemente - si legge nella lettera - se è possibile utilizzare tali risorse (quelle destinate alle borse di studio e all’acquisto di libri per le scuole secondarie e superiori, ndr) anche per il rimborso libri della scuola primaria considerato che, da quest’anno, non sarà possibile stanziare risorse comunali per il rimborso alle cartolerie delle cedole librarie”.

La risposta dalla Regione è stata perentoria e mirata a sottolineare come i finanziamenti citati sono strettamente vincolati dallo Stato all’acquisto dei libri di testo della scuola secondaria di primo e secondo grado. Quindi non si possono utilizzare per le scuole elementari.

Ora inizia la caccia ad altre risorse difficili da reperire visti i conti in rosso del Comune. E il candidato del Movimento Cinque Stelle Salvatore Diaspro passa all'attacco.

“Centrosinistra in Comune e centrodestra in Regione hanno deciso che a partire da settembre i libri dei bambini delle elementari non saranno più gratuiti, confermando che i tagli al sociale non hanno 'colore'" ha sottolineato e il confronto si accende.

Intanto lunedì pomeriggio in consiglio comunale si vota il bilancio di previsione 2016. E sarà ancora tensione per la maggioranza di centrosinistra o quello che ne resta.