
Timossi, che era entrato nel consiglio in sostituzione di Stefano Delle Piane, quando il costruttore genovese fu designato nel Comitato di Gestione, il consiglio d'amministrazione della Compagnia, in realtà in questa circostanza è un consigliere di passaggio. Ieri sera, infatti, è stato scelto per entrare nel Comitato di Gestione, compiendo in pratica lo stesso percorso di Delle Piane, e dunque per il consiglio la Camera di Commercio genovese dovrà procedere a una nuova designazione.
Repetti, invece, è al primo incarico. Da quanto si è saputo, lui stesso sarebbe potuto entrare nel Comitato, ma non ce l'ha fatta anche perché si sarebbe verificato un corto circuito nei rapporti fra Camera di Commercio e Palazzo Tursi, in particolare con il sindaco Marco Doria.
Questi, secondo la ricostruzione fatta da Primocanale.it, riteneva che Repetti dovesse entrare nel Comitato in virtù di una rotazione dei rappresentanti genovesi che, però, non risulta sia mai stata concordata con la Camera. Di più. Nei mesi scorsi, il presidente camerale Paolo Odone avrebbe tentato un abboccamento con Doria, proponendo di lasciare Timossi e Repetti in consiglio e di concordare un nome terzo da indicare per il Comitato di Gestione.
Doria, però, non avrebbe dato corso ad alcun contatto ulteriore, riprendendo l'argomento solo quando si è reso conto che andando ognuno per la propria strada non avrebbe avuto i numeri per far prevalere Repetti. A quel punto, però, la situazione era ormai irrecuperabile, posto che Timossi partiva anche con il vantaggio del tempo già trascorso in Compagnia di San Paolo, che gli è valso diversi appoggi.
Nelle prossime settimane, la Camera di Commercio procederà alla nuova designazione per il consiglio. Pare che ci sia un'idea precisa, ma al momento il riserbo copre la scelta. Al di là del retroscena dei rapporti fra Camera e Tursi, resta il fatto che la rappresentanza genovese nella Compagnia viene ritenuta del profilo necessario a tutelare gli interessi della comunità cittadina e ligure in una fondazione il cui impegno è di per se' rilevante, ma che è ulteriormente cresciuto viste le non superate difficoltà di Fondazione Carige nel distribuire fondi per cultura e sociale.
IL COMMENTO
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