cronaca

Protesta simbolica alle 11 davanti allo stadio Ferraris
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Al Ferraris, dove ogni domenica va in scena lo spettacolo del calcio cittadino, c'è un esercito stufo di lavorare gratis. Sono centinaia di ragazzi e ragazze, uomini e donne, lavoratori e studenti. Si riconoscono dalle pettorine giallo fluo, ai tornelli e sugli spalti, col sole e con la pioggia. E anche se qualcuno dice che “vanno solo a guardare la partita”, gli steward sono lavoratori con la stessa dignità degli altri. E avrebbero diritto a una paga. Negata da ben dieci mesi.

Domenica c'è la stracittadina di ritorno. La città vive con fermento la vigilia pensando alla classifica, alla tattica, alle scaramanzie dell'ultimo minuto. Intanto, i delegati degli steward preparano in silenzio un atto di protesta che, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe anche impedire il regolare svolgimento della gara. In programma c'è una manifestazione dalle 11 a mezzogiorno davanti alle tribune, lato piazzale Marassi, per mettere davanti ai riflettori nazionali un caso che gli steward genovesi hanno voluto denunciare a Primocanale negli scorsi giorni. Quello che succederà dopo è tutto da vedere.

“Di soldi non ne vediamo dal mese di agosto 2015. E qualcuno non ha percepito neanche quello. Abbiamo aspettato fin troppo. Abbiamo scelto il derby, la partita più importante della città, per provare a sbloccare la situazione”, racconta uno steward. Ci chiedono di rimanere anonimi, hanno paura di ritorsioni. Chi ci parla ha la voce rotta dalla paura. Tanto per far capire l'aria che si respira.

Ma chi ve lo fa fare? “Abbiamo bisogno di soldi, chi per un motivo, chi per l'altro. Abbiamo sempre sperato di vederli, anche se in ritardo. Ma adesso siamo al colmo, è quasi un anno che facciamo beneficenza”. Sarà un derby sulle barricate? “No, la nostra è una protesta pacifica. Ma valuteremo come comportarci”. Bloccare la partita? “Rischiamo una denuncia penale se la Questura ci precetterà. Ma qualcosa bisogna fare per forza”.

Il meccanismo funziona così: al Ferraris prestano servizio in media 250-300 steward per ciascun turno di campionato. Ognuno di loro viene pagato con un voucher, una forma di retribuzione già comprensiva degli adempimenti fiscali e previdenziali. Tutti i mesi hanno diritto a percepire un compenso che si basa sul numero di partite svolte in servizio. Ogni gara consiste in cinque ore complessive di lavoro e viene pagata 37,50 euro. Chi fa quattro partite al mese dovrebbe incassare 150 euro. Il datore di lavoro è una società intermediaria, la '4 any job', che però non può pagare finché i due club non sganciano a loro volta. Facendo un calcolo approssimativo, tra Genoa e Sampdoria è in gioco una cifra intorno ai 400 mila euro. Briciole, per il mondo del pallone: basti pensare che lo stipendio di un solo giocatore supera in molti casi il milione.

Fuori da Genova è diverso. Chi presta servizio a Chiavari viene regolarmente pagato, ma c'è un altro inconveniente. Se uno steward, in un mese, copre sia partite dell'Entella sia di Genoa o Samp, addio compenso. Perché la mensilità viene congelata finché i rossoblucerchiati non si degnano di liquidare. Cosa che, a norma di legge, dovrebbe avvenire entro 90 giorni. Alla violazione si aggiunge però una beffa: a seconda delle necessità gli steward genovesi sono affiancati da colleghi chiamati da Milano, legati a una società diversa, che però agisce con la stessa dinamica. A quanto risulta da fonti interne, loro sono regolarmente pagati. “Altrimenti non verrebbero più”, dicono i genovesi. Le società dovranno dar conto anche di questo. Si preannuncia caldo, il derby della Lanterna. In campo, come sempre. Ma quest'anno lo sarà anche, e forse soprattutto, fuori dallo stadio.

LE REAZIONI - La Sampdoria fa sapere che "di recente ha pagato con un assegno la società che si occupa della gestione degli steward allo stadio Ferraris, così come previsto dal piano di rientro stabilito con la società stessa". 

L'amministratore delegato del Genoa, Alessandro Zarbano, non nega di "essere in ritardo con alcuni pagamenti ma, come successo in passato, entro la fine del campionato quanto in arretrato sarà saldato alla società che gestisce gli steward".