Un centinaio di "No borders" ed altrettanti migranti si sono dati appuntamento sul lungomare di Ventimiglia nei pressi della foce del fiume Roja per un "presidio". Si tratta dell'ennesimo atto di "disobbedienza civile" contro l'ordinanza del sindaco Enrico Ioculano che vieta l'assistenza 'fai da te'.
Presente un vasto servizio d'ordine in piazza della Stazione. Molti degli attivisti sono arrivati a Ventimiglia in treno. I 'No border' hanno distribuito cibo e bevande ai migranti.
Queste persone rifiutano di farsi identificare attraverso le impronte digitali e questo impedisce alla Croce Rossa di poterli assistere. I migranti non vogliono farsi prendere le impronte perché il trattato di Dublino prevede che i profughi devono rimanere nel Paese che li ha identificati.
In mattinata, polizia e carabinieri hanno effettuato un controllo all'interno di un ex negozio di vestiti, di via Don Bosco, a Vallecrosia, dove nei giorni scorsi i No border avevano organizzato un centro di accoglienza per migranti.
Le circa duecento persone tra migranti e no borders sono stati poi bloccati a Ventimiglia da polizia e carabinieri, dopo aver annunciato di voler passare il confine con la Francia.
cronaca
Ventimiglia, i No Borders sfidano l'ordinanza di Ioculano: cibo e cure ai migranti
Vasto servizio d'ordine in piazza della Stazione
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