cronaca

I suoi compagni gli hanno lanciato il salvagente: tutto inutile.
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È di un velista, Gianluca Colnago, il corpo senza vita recuperato di fronte alla diga di Lerici, nello spezzino, dai vigili del fuoco. L'uomo, un 58enne, è morto annegato a causa del mare molto agitato. Inutili i soccorsi e i tentativi di rianimarlo. L'incidente è avvenuto intorno alle 13.

La sua barca è stata investita da un'onda molto grossa e lui è caduto in mare. L'uomo non indossava il giubbotto salvagente. I compagni che erano con lui sulla barca a vela gli hanno gettato un salvagente anulare ma l'uomo è comunque annegato. Le avverse condizioni meteo hanno reso difficile anche il recupero del cadavere, tanto che la Capitaneria di porto, avvertita dagli amici della vittima e arrivata sul posto con una motovedetta, ha chiesto aiuto ai vigili del fuoco, sopraggiunti con un gommone.

Si tratta di uno skipper: si trovava a bordo di un'imbarcazione di 15 metri che era partita dal borgo di Fezzano, sulla costa occidentale del golfo della Spezia. Stava preparando, con altri 5 amici che con lui condividevano la passione per la vela e le regate, una traversata tra la Liguria e la Sardegna programmata nei prossimi giorni.

Quando sono arrivati i soccorsi il velista era già morto. Il corpo è stato recuperato dai vigili del fuoco e trasportato all'obitorio della Spezia, dove è a disposizione dell'autorità giudiziaria. Per ricostruire esattamente la dinamica dell'incidente, gli uomini della Capitaneria di porto hanno ascoltato i testimoni.ale.