Gino Pollicardo e Filippo Calcagno, i due tecnici italiani liberati in Libia dopo un sequestro durato diversi mesi e rientrati all' alba di oggi a Roma, sono stati accompagnati da alcuni minuti nella caserma del Ros di Colle Salario dove - secondo quanto apprende l' ANSA - sono interrogati dai pm di Roma titolari dell' inchiesta sui fatti avvenuti in Libia.
L'atto istruttorio, che verrà svolto dal pm Sergio Colaiocco, durerà alcune ore e non è escluso, secondo quanto si apprende, che possa essere secretato. Obiettivo degli inquirenti è, in primo luogo, chiarire cosa sia successo in questi 8 mesi di sequestro. Il pm della procura di Roma cercherà anche di ottenere risposte su come sia avvenuta la loro liberazione e, se possibile, anche elementi utili sulle dinamiche che hanno portato alla morte degli altri due ostaggi, Salvatore Failla e Fausto Piano.
L'atto istruttorio, che verrà svolto dal pm Sergio Colaiocco, durerà alcune ore e non è escluso, secondo quanto si apprende, che possa essere secretato. Obiettivo degli inquirenti è, in primo luogo, chiarire cosa sia successo in questi 8 mesi di sequestro. Il pm della procura di Roma cercherà anche di ottenere risposte su come sia avvenuta la loro liberazione e, se possibile, anche elementi utili sulle dinamiche che hanno portato alla morte degli altri due ostaggi, Salvatore Failla e Fausto Piano.
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