
La polizia ha disperso i manifestanti che si erano radunati al di fuori della sede di Istanbul del giornale, per poi rompere un cancello ed entrare nell'edificio per scortare all'interno i manager nominati dal tribunale e cacciare i dipendenti del quotidiano.
L'accusa rivolta al gruppo editoriale Feza è di "propaganda terroristica" a favore del presunto "Stato parallelo" creato dal magnate e imam Gulen, ex alleato diventato poi nemico giurato del presidente turco Erdogan.
IL COMMENTO
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