porti e logistica

Duci: "Fra laureati del mare uno su due troverà lavoro a Genova"
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La crisi non ha risparmiato le agenzie marittime e i broker, ma a Genova circa il 12% degli occupati lavora in un'attività legata al porto, sottolinea il presidente di Assagenti, Gian Enzo Duci.

"Il settore sta cambiando, alcune aziende storiche di brokeraggio si sono ridimensionate, alcune sono sparite, ma altre ne sono nate. E il saldo è rimasto più o meno in equilibrio, anche se le nuove realtà tendono ad essere un po' meno radicate al territorio, perché le nuove tecnologie mobili consentono di lavorare indipendentemente da un luogo fisico. Vale soprattutto per un broker che può lavorare senza essere in ufficio: oggi a Londra, domani a Genova e dopodomani a Montecarlo", è l'analisi di Duci alla fine del dibattito organizzato dal gruppo giovani agenti a Palazzo San Giorgio per discutere sull'andamento dei mercati delle rinfuse, ma che si conclude proprio con una domanda sulle prospettive occupazionali dei giovani laureati nelle professioni del mare.

"Gli studenti di economia marittima lavoro lo troveranno tutti e abbastanza velocemente", dichiara rassicurante, ma soprattutto fuori dai confini cittadini e regionali. "E' probabile che uno su due possa cercare il primo impiego fuori dalla città, ma con più possibilità di poter successivamente rientrare di quante ne abbiano i laureati in altri settori. Diciamo che potrebbero trovare qui anche la prima occupazione nel settore marittimo, ma limitando le attese, mentre in altri tempi ci sarebbero stati più posti di qualità. Del resto lavorare all'estero è un'esperienza e i nostri laureati sono piuttosto ambiti anche fuori".