
"Avevamo promesso che la Liguria sarebbe ritornata a essere al centro della vita economica e sociale di questo Paese. La nostra presenza al Festival di Sanremo, un grande evento di cultura e di spettacolo, va in questa direzione”, ha dichiarato il presidente Giovanni Toti, che ha spiegato la scelta di promuovere la Liguria durante la famosa kermesse sanremese, uno degli appuntamenti televisivi più seguiti d’Italia. "È una scelta dovuta. Ha sbagliato chi non l'ha fatto in passato".
Sulla stessa linea d'onda anche l'assessore regionale Ilaria Cavo, che ha spiegato come saranno fatte le cartoline che promuoveranno la Liguria nel corso delle cinque serate del Festival. “E’ un messaggio promozionale nuovo, fresco e accattivante non ci sono infatti solo immagini di paesaggio ma compaiono volti di giovani liguri, di famiglie e di bambini che invitano a venire in Liguria: una regione dove è bello vivere, lavorare innamorarsi, divertirsi e dove soffia un vento nuovo”.
Nel corso della serata è stato consegnato il premio Numeri Uno-Città di Sanremo a Tony Renis, che ha partecipato al Festival sette volte come cantante e una volta come direttore artistico. Nel ricevere il riconoscimento il cantante ha ricordato la genesi della sua indimenticabile 'Quando quando quando', nata da un miscuglio di suoni un po' genovesi e un po' brasiliani. Fu poi il suo direttore dell'epoca, John Lee, a dare a Renis gli ultimi suggerimenti a Tony Renis che permisero alla canzone di trionfare a Sanremo e a diventare uno dei brani italiani più conosciuti all'estero.
Ma grande protagonista della serata è stata la cucina ligure. Il pesto l'ha fatta infatti da padrone ed è riuscito a mettere tutti d'accordo - laddove in genere, tra pronostici e opinioni sparse, la condivisione di idee non è il piatto forte.
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