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Buona prestazione dei rossoblu che non sfatano però il tabù di Torino
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Genoa sconfitto di misuro 1-0 contro la super Juventus che compie il tredicesimo successo consecutivo in campionato, 16 con la Coppa Italia. Ma il Grifo non ha demeritato.

Analizzando il primo tempo non puo’ che essere sottolineata la buona prova del Grifone in un 3-5-2 con Pavoletti-Cerci di punta e con Ntcham guastatore. La squadra di Gasperini ha giocato in modo persino autorevole spaventando con Gabriel Silva e Pavoletti in un paio di situazioni Buffon. Tcham positivo, ma è difficile trovare nei primi 45’ qualcuno al di sotto della sufficienza. I bianconeri hanno maggior tasso tecnico, ma non sono mai riusciti a comandare il match.

Due lampi, uno di Dybala, tiro di poco fuori e l’altro, decisivo, di Cuadrado che salta Izzo e sul suo tiro cross in scivolata De Maio segna il piu’ classico degli autogol. Ma la reazione di Perin e compagni è stata all’altezza delle ultime partite del Genoa. All’intervallo il risultato è parso bugiardo.

E’ la ripresa è stata sulla stessa lunghezza d’onda. Cerci prima di uscire per Suso ha impegnato Buffon, Zaza (ha sostituito Morata) ha fatto altrettanto con Perin che para a terra, con errore pero’ dell’attaccante bianconero. Poi dentro per Gasperini anche Capel per Ntcham e Genoa garibaldino fino alla fine. Entra pure Matavz per cercare gloria sulle palle alte con Pavoletti. Espulso Zaza, ma la Juve regge.