
Con la sua azione, l'ex assessore regionale al Bilancio si è di fatto schierato al fianco dei colleghi di partito in Comune a Genova, che hanno già manifestato la propria contrarietà alla posizione assunta dalla Giunta Doria (di cui, tra l'altro, il Pd è componente di rilievo).
"Non ha condiviso le decisioni sul Festival della scienza di Genova. L vogliono trasformare in un poltronificio per portaborse e politici non eletti", ha dichiarato poco dopo a Primocanale lo stesso Rossetti, che ha poi affondato il colpo: "Lo statuto nuovo è da rifare"
Poco dopo l'intervento di Rossetti, il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Raffaella Paita, ha preso la parola per contraddire tutto ciò che era stato affermato dal suo compagno di partito e vice presidente del Consiglio regionale, negando poi l'appoggio alle iniziative consiliari di Rossetti sul nuovo Statuto.
Un comportamento che ha lasciato perplessi in tanti e che apre tutta una serie di questioni sulle divisioni interne al Pd e al suo gruppo in Regione. Il consigliere regionale 5 Stelle Marco De Ferrari ha definito quanto accaduto "schizofrenia galoppante", sottolineando "lo stato di salute di un partito sempre più in balia di se stesso e che gli elettori non capiscono più".
Sulla vicenda è intervenuto segretario genovese del Pd Alessandro Terrile: "Nessun contrasto sul Festival della Scienza, dice: tanto in Comune quanto in Regione i Capigruppo Farello e Paita hanno ben rappresentato la posizione del Partito, quella della responsabilità di dotare una eccellenza del nostro territorio di un nuovo Statuto concordato con gli Enti accademici e di ricerca scientifica. L’impegno dei due Capogruppo ha permesso che il nuovo Statuto, di cui si doveva dotare il Festival, fosse approvato rapidamente in entrambe le Assemblee comunale e regionale."
IL COMMENTO
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