cronaca

Il corteo partirà dallo stabilimento di Cornigliano per arrivare in Prefettura
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Nuovo sciopero per i lavoratori dell’Ilva lunedì 18 gennaio che con un corteo partiranno dallo stabilimento di Cornigliano per arrivare alla Prefettura dove alle 12 si riunirà il Collegio di Vigilanza sull’accordo di programma.

A proclamare la nuova mobilitazione sono state la Fiom Cgil e la Failms Cisal al termine dell’assemblea dei lavoratori. "Ci auguriamo che domani Fim e Uilm prendano la stessa decisione", commenta Armando Palombo, coordinatore dell'rsu Fiom dell'Ilva.

"L'Accordo c'era, ma è stato fatto saltare - commenta a Primocanale il segretario Fiom-Cgil Genova, Bruno Manganaro - Dà fastidio a chi vuole comprare l'Ilva perché ha un costo. Inaccettabile che un sindaco non rispetti le delibere del 2005 e la firma suoi predecessori. Difenderemo l'unica clausola di garanzia per i lavoratori fino alla fine: a un brigrante rispondiamo con un brigante e mezzo. Risponderemo per quello che pesiamo dentro l'Ilva"

L’obiettivo è quello di ottenere il rispetto dell' accordo di programma "che il Comune di Genova e il Pd stanno disdettando a suon dichiarazioni, ma che impedisce trasferimenti, licenziamenti e tutela il reddito ha valore di legge".

Se il provvedimento governativo su Ilva passerà senza modifiche "saranno Comune e Regione a dover mettere i soldi per i lavori socialmente utili svolti dai dipendenti Ilva", dice il sindacato.

Per la Fiom qualsiasi modifica dell’Accordo deve passare attraverso il confronto di tutti i firmatari e la condivisione di un eventuale nuovo Accordo di Programma che abbia al centro la difesa di tutta l’occupazione e del reddito.

L'ASSESSORE PIAZZA A ROMA - Si è svolto oggi a Roma, presso la sede Anci, un incontro tra i sindaci delle città italiane che ospitano impianti siderurgici nel proprio territorio. In rappresentanza del sindaco Doria era presente l’assessore allo sviluppo economico Emanuele Piazza che, in raccordo con i rappresentanti delle sedi Ilva di Taranto, Novi Ligure e Racconigi, ha ribadito la necessità che venga assicurata l’unitarietà del gruppo Ilva, evitando lo “spezzatino”.