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Tre indagati, ipotesi di collegamento con la moria di mitili
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Operazioni di dragaggio pericolose per l'ambiente. Per questo la Forestale e la Capitaneria di Porto della Spezia hanno sequestrato in un blitz congiunto lo specchio d'acqua davanti al molo Fornelli. Tre persone risultano indagate.

L'area sottoposta a sequestro è quella dove si trova il cantiere adibito al dragaggio del fondale. Dalle indagini, coordinate dal sostituto procuratore Luca Monteverde, è emerso che la ditta incaricata dei lavori utilizzava panne non ben ancorate al fondo, che permettevano così la fuoriuscita di fanghi e sostanze inquinanti per l'ecosistema marino. Gli indagati sono accusati di violazione dolosa delle disposizioni in materia ambientale.

L'inchiesta è nata da un esposto dei mitilicoltori spezzini che avevano notato una grande moria di 'muscoli' nei vivai e avevano puntato il dito proprio sui dragaggi. Ipotesi, questa, fortemente contestata dall'Autorità portuale e dal suo presidente Forcieri, che commissionò anche analisi private per accertare l'assenza di connessioni tra i lavori e i danni ai vivai.

Ora, invece, è stato scoperto che quei dragaggi hanno disperso sostanze inquinanti. Resta da capire se siano proprio loro ad aver causato la moria di cozze.

Franco Pomo, dirigente dell'Autorità Portuale spezzina, lamenta: "questa vicenda va a danneggiare i piani dell'Autorità portuale, perché il sequestro comporterà ritardi nelle opere: pensavamo di concludere l'intervento entro un paio di mesi. Ci hanno notificato un atto di sospensione del dragaggio, nel quale viene nominato un nostro funzionario come custode giudiziario, ma non ne sappiamo le motivazioni". 

Le procedure illecite sono state riscontrate più volte durante i controlli svolti nell'ultimo periodo e sono state confrontate ed esaminate contestualmente ai controlli sulla qualità delle acque, tanto da rendere necessario il provvedimento cautelare.