Oltre un secolo di carcere per 23 persone appartenenti all'area anarchica genovese accusate per gli scontri avvenuti con la polizia al termine della manifestazione della Cgil indetta il sei maggio 2011. E' la richiesta di condanna fatta dal sostituto procuratore Federico Manotti al termine della sua requisitoria. Gli imputati, di età compresa tra i 20 e i 35 anni, sono accusati, a vario titolo, di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, lancio di oggetti pericolosi, danneggiamento e invasione di edificio pubblico, perché avevano tentato di occupare la stazione Principe e i binari. La pena più alta chiesta è di sette anni e sei mesi, quella più blanda di tre mesi, per un totale di oltre 106 anni di carcere.
Quel giorno, un gruppo di 300 giovani, che aveva partecipato allo sciopero in modo autonomo, si era staccato da piazza de Ferrari e aveva raggiunto la Sopraelevata bloccandola. Poi, si era diretto alla stazione Principe cercando di occupare i binari. Le forze dell'ordine, in tenuta antisommossa, aveva bloccato gli anarchici facendo anche uso di manganelli. La sentenza è prevista per il prossimo 17 febbraio.
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