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E sulle Comunali a Genova: "Rixi sarebbe un candidato ideale"
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Il segretario federale della Lega, Matteo Salvini, ha partecipato al congresso in Liguria per il rinnovo della segreteria regionale. Intervistato dal direttore di Primocanale Giuseppe Sciortino, il leader del Carroccio ha parlato dell'isolamento della Liguria, del rapporto con Roberto Maroni e Giovanni Toti, di macroregione e delle elezioni comunali di Savona e Genova.

Salvini, siamo a due passi dall’aeroporto di Genova, viene subito in mente che la Liguria è una regione isolata...

"Mi ricordo lo slogan della Paita: ‘La Liguria va veloce’. Non so dove andasse veloce la Paita ma gli elettori l’hanno mandata velocemente a casa. Noi ci stiamo rimboccando le maniche, avendo ereditato una regione amministrata male. Però sono contento di questi primi mesi di giunta leghista e di centrodestra. Le infrastrutture sono fondamentali, penso alla Brennero-Veneto, bloccata dai ‘no’ dell’Emilia Romagna dei 5 stelle, vedremo di trasformare questi no in si".

Qual è il suo rapporto con Roberto Maroni e cosa potrebbe portare la macroregione alla Liguria...


"Meno spese. E servizi più integrati, esempio? La sanità. La possibilità di portare in Liguria buone prove come quelle del Veneto e della Lombardia. In queste regioni diamo 400 euro al mese ai genitori divorziati con figli a carico piuttosto che una gestione pubblico-privato che spreca di meno e gestisce meglio. Quello che succede altrove mi piacerebbe fosse copiato in Liguria. Il rapporto con Maroni è buono, a parte il Milan che quest’anno è un disastro (ride, ndr)".

Passiamo a quello che ha fatto il governo Toti in Liguria. Rixi ha fatto un passo indietro in campagna elettorale per candidare l'attuale presidente...


"Sono contento perché la Lega ha dimostrato di saper fare delle rinunce nel nome dell’unità del progetto. Abbiamo fatto un passo indietro che ha permesso ai liguri di cambiare colore e marcia alla loro regione. Su Edoardo Rixi conto tanto per il presente e per il futuro. Sono contento di questi primi mesi. Piccole cose: parlavo ieri con l’assessore leghista all’agricoltura, che ho incontrato spesso a Bruxelles, che è riuscito a sbloccare sessanta milioni di finanziamento per l’agricoltura e per la pesca della Regione Liguria. Stiamo passando ai fatti".

In arrivo ci sono due appuntamenti importanti: Savona nel 2016 e Genova nel 2017. Rixi sembra essere il candidato in pectore per il centrodestra...

"Sceglieranno i cittadini, io mi chiedo se savonesi e genovesi siano contenti delle loro città oggi. Io credo che meritino di più e penso che le loro città possano avere di più dal punto di vista del lavoro e della sicurezza. Proporremo il nostro meglio per Savona prima e per Genova poi. Dovessi fare una riflessione già adesso direi che Edoardo, per quello che ha fatto per Genova e su Genova, sarà la scelta migliore, però c’è tempo".

La Liguria confina con la Francia, parliamo di Marine Le Pen, soggetto che le è molto vicino e che sta ottenendo grandi consensi in Francia. Nelle due campagne di Savona e Genova quali sono gli argomenti vincenti del lepenismo che si possono trasferire in Liguria in campagna elettorale...

"Marine Le Pen prende voti dove c’è disoccupazione, dove ci sono commercianti che hanno perso la loro attività, e dove c’è meno sicurezza. Sono temi che noi in Italia affrontiamo combattendo contro la legge Fornero, contro gli studi di settore, per una tassazione per tutti al 15%. A Ventimiglia sono molto più rigorosi nel controllare chi entra. In Italia si può entrare, uscire, fare e disfare. Un po’ più di lavoro e un’immigrazione più controllata sarebbe già un bel successo per me".

Che Lega è quella che è dal confronto durante l'assemblea regionale in Liguria?

"Non si sceglie una persona sola, ma una squadra. Spero che chi ci guarda da casa e non ha mai fatto politica sia invogliato. Perché qua c’è una regione da far ripartire e una Genova da ripulire. Ce la possiamo fare solo se ci aiuta chi non ha fatto politica ma nel 2016 comincerà a farla".

SISTEMA BANCARIO - Salvini durante l'assemblea regionale ha anche fatto riferimento al sistema bancario nazionale: "Non è un sistema solido, non vorrei fare il gufo o lo sciacallo ma ce ne saranno altre di banche che saltano dopo queste quattro. Non vorrei che i risparmiatori facessero la stessa fine. Non occorre uno scienziato per dire che nelle prossime settimane altre banche nel nord Italia rischiano di fare la stessa fine" ha aggiunto Salvini. Il leader della Lega chiede a Renzi di fare rendere pubblico l'elenco, "nomi e cognomi", delle persone che hanno avuto prestiti dalle quattro banche su cui è intervenuto il governo e non li hanno restituiti. "Visto che in Italia vengono pubblicate intercettazioni su tutto e il contrario di tutto, sugli amici, sui cugini, sui cognati, se c'e' una magistratura, se c'è una Banca d'Italia io chiedo che vengano pubblicati nomi e cognomi di chi ha preso i soldi da quelle banche e non li ha restituiti" ha detto Salvini. 

SANZIONI ALLA RUSSIA - "Meglio tardi che mai" se il governo italiano vota in Europa contro le sanzioni alla Russia, sostiene Salvini "è da quando le hanno imposte che noi riteniamo siano sanzioni idiote, suicide, folli, masochiste. Se ci arriva anche Renzi noi gli diamo una mano da questo punto di vista. Noi speriamo che il 2016 cominci con una Russia amica e alleata e non nemica e sanzionata. Soprattutto nella guerra contro il terrorismo. Perché c'è un Renzi che dorme e un Putin che fa e mi piacerebbe che facessimo qualcosa in più anche noi" ha concluso il leader della Lega.

ROMA E SICILIA - "A Roma più che un sindaco serve Papa Francesco o un missionario. La scelta che abbiamo è di stare fermi o andare al centro e al sud senza cambiare pelle. Quando la Lega prende il 20% in Toscana, il 15% in Umbria e 40.000 voti in Puglia non possiamo far finta di niente. L'Italia sta insieme se valorizza le diversità. Alla Sicilia però leverei l'autonomia domani: se non la sai usare te la levo e ti mando un commissario per 20 anni. Lo stesso vale per Roma. Lì serve Papa Francesco o un missionario".

MAGISTRATURA -
"Un paese normale non ha una giustizia come quella italiana, che non è giustizia. Io non ho nessuna fiducia nella magistratura italiana perché al 99% fa politica e non amministra la giustizia e lo fa solo per gli amici degli amici