4.800 interventi di soccorso tecnico urgente, più di 13 al giorno, con un incremento degli anni passati del 20%. E' il bilancio dell'attività svolta dal comando dei Vigili del fuoco di Imperia nel corso del 2015. L'estremo Ponente ligure si conferma zona molto impegnativa con un numero di interventi mediamente superiore del 60% rispetto al dato nazionale. Per avere un'idea del lavoro che i vigili di Imperia sono chiamati a svolgere, basti pensare al fatto che, a fronte di un dato nazionale di 125 interventi ogni 10 mila abitanti, nella Riviera gli interventi sono stati ben 220. Il maggior numero di interventi (40%) riguarda il soccorso urbano al cittadino, con i vigili che molto spesso hanno fornito aiuto e assistenza a persone in difficoltà. Significativo è anche il dato sugli interventi connessi al dissesto idrogeologico - frane, dissesti statiti, danni d'acqua - che si aggirano intorno al 10% del totale.
Discorso a parte merita il dato relativo agli incendi, che si conferma relativamente basso (15%). Valore, tuttavia, leggermente incrementato rispetto al 2014, soprattutto a causa del dilagante fenomeno dei roghi boschivi, che quest'estate hanno attanagliato l'estremo Ponente Ligure, richiedendo molto spesso l'intervento dei Canadair.
Ma il 2015 sarà ricordato dai vigili del fuoco soprattutto per tre interventi particolarmente delicati. Il primo riguarda l'incendio che ha colpito diverse abitazioni a Ventimiglia Alta lo scorso 16 marzo; il secondo il salvataggio dei residenti in Via Pietro Agosti a Sanremo il 16 luglio; e, infine, l'esplosione in Piazza Ulisse Calvi a Imperia lo scorso 2 novembre, che ha causato anche la morte di due attentatori.
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