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Il giornalista e alpinista è impegnato anche nella tutela del Monte Faudo
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Stefano Sciandra, giornalista e scalatore alpinista entrato nel Club4000, si racconta a Primocanale e parla delle iniziative per salvaguardare il Monte Faudo, la cima più alta del comprensorio, dove si allena quando è a Imperia.

"L'entrata nel Club4000 era un traguardo che mi ero prefissato", spiega Sciandra. "All'inizio, onestamente, non pensavo fosse raggiungibile, anche perché ho iniziato con l'alpinismo piuttosto in avanti con l'età. Poi ho visto che con una buona pianificazione e una preparazione adeguata, ho bruciato un po' le tappe e nel giro di pochi sono riuscito a centrare questo obiettivo".

Le ultime imprese sono arrivate questa estate, nonostante le difficoltà climatiche. Adesso Sciandra programma il 2016 con un sogno nel cassetto. "L'ultima estate è stata un po' complicata a causa delle condizioni climatiche. E' stata un'estate molto calda e questo ha causato dei problemi soprattutto in quota, dove le condizioni erano estremamente delicate. Ho dovuto centellinare un po' le ascensioni. Sono riuscito a scalare solo tre 4mila metri. Il sogno adesso è il Cervino e spero a breve di poterlo concretizzare".

Il giornalista e alpinista è impegnato anche nella salvaguardia del Monte Faudo e dei suoi sentieri, dove spesso si allena quando è a Imperia. "Con Lorenzo Galeano, che è un grande alpinista ed è stato il terzo italiano ad avere scalato le sette vette più alte del mondo, e insieme ad altri amici abbiamo deciso di fondare un piccolo comitato per la salvaguardia di questo comprensorio, dove purtroppo c'è un degrado dilagante. Capita spesso durante le sedute di allenamento di trovare rifiuti di ogni genere e sentieri lasciati in pessime condizioni da chi pratica motocross. Speriamo, con l'aiuto del Comune di Dolcedo, di riuscire a fare qualcosa".