cronaca

Scovano le vittime da colpire dai nomi di battesimo più antichi
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Se si chiamano Matteo, Chiara, Sara o Andrea sono quasi al sicuro. Se il nome di battesimo è invece Coronata, Benito, Esmundo, Figimana o Giovanni Battista e sono sugli elenchi telefonici occorre grande attenzione: sono potenziali vittime dei ladri porta a porta che ogni giorno prendono di mira i pensionati. Professionisti del crimine che fanno degli elenchi telefonici e soprattutto delle pagine bianche online una sorta di faro illuminante.

Fra i truffatori più scatenati da qualche mese a questa parte a Genova e provincia ci sono i falsi avvocati. Napoletani in trasferta in giro per le città del nord Italia, secondo fonti investigative.
Genova è fra le preferite perché con la percentuale più elevata di pensionati. La tecnica è sempre uguale, affinata: telefonano in casa di un anziano e gli raccontano che il figlio o il nipote sono stati coinvolti in un incidente e sono finiti in caserma.

"Per farlo tornare libero deve pagare 2 mila euro. Siccome lui non può andare al bancomat può anticiparli lei? Le invio un mio collaboratore a casa...". Effettuano ogni giorno centinaia di queste telefonate. Quasi sempre va male. Ma basta che un anziano ci caschi ed ecco guadagnati i soldi della giornata di trasferta, con tanto di interessi. I poliziotti conoscono molti di questi truffatori che si spacciano per finti avvocati. Ma incastrarli non è facile.

Perché i giudici non concedono di intercettarli perché il reato di truffa non è ritenuto abbastanza grave. E anche l'anziano che si accorge che al telefono c'è un truffatore quasi mai ha lo spirito di stare al gioco e telefonare alla polizia per incastrarlo. Quasi sempre lo liquida con una minaccia o una maledizione. I truffatori non se la prendono: fa parte del gioco. Compongono un altro numero di un Giovanni Battista o una Addolorata a caso e ci riprovano.