Polemiche, disservizi e minacce di chiusura. Questo il clima intorno al depuratore di Imperia, con il gestore che chiede, per le maggiori spese sostenute, più soldi al Comune di quelli previsti dal contratto iniziale. Una richiesta non accoglibile per il sindaco Carlo Capacci: "Hanno vinto una gara in cui c'era scritto che avrebbero fatto la gestione per quella cifra e noi pretendiamo che la facciano", afferma il primo cittadino. Il sindaco non nasconde le difficoltà del momento e ricapitola quanto accaduto. "C'è una problematica contrattuale con il gestore, in quanto il contratto di costruzione del depuratore prevedeva un anno di gestione a titolo gratuito a loro carico, che è stato effettuato, e poi cinque anni di gestione a una cifra stabilita dal contratto, circa un miliardo e 300 milioni di lire da convertire in euro. Loro sostengono che sia una cifra anti-economica, noi che c'è un contratto firmato", spiega Capacci, che chiude dunque la porta a qualsiasi richiesta da parte dei gestori.
E la situazione dei dipendenti? Per Capacci non sussistono problemi. "C'è stato un tavolo in Prefettura alcune settimane fa. Il Comune di Imperia si è offerto di sostituire la stazione appaltante per il pagamento degli stipendi, come accaduto nella vicenda Tradeco. Per i dipendenti, così come per il depuratore, non ci sono quindi problemi".
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