cronaca

Iniziativa di studenti universitari e Comunità di S.Egidio
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L'invito a cena è per questa sera ed è stato rivolto dagli studenti della Comunità di Sant'Egidio, Università solidale, in collaborazione con studenti universitari di diverse nazionalità a 120 immigrati in attesa dello status di rifugiato a cena. L'appuntamento è nel foyer del teatro Carlo Felice, per dimostrare che accoglienza non è solo una parola e che Genova è una città solidale.

"All'inizio pensavamo di fare la cena in Galleria Mazzini ma purtroppo ci sono dei lavori in corso - racconta uno dei promotori dell'iniziativa, Sergio Casali, 36 anni, insegnante - Abbiamo provato a parlarne col sovrintendente del Carlo Felice, Maurizio Roi, che ne è stato entusiasta al punto che stasera passerà per un saluto, poi è arrivato il patrocinio del Comune di Genova. D'altra parte se uno invita qualcuno a cena lo accoglie nella parte più bella della sua abitazione, il teatro è il salotto buono della nostra città". "Welcome Refugees", questo il nome della serata, metterà a tavola 120 immigrati nel foyer del teatro lirico, serviti da 150 studenti universitari di varie nazionalità. Il menù, scelto in accordo con i partecipanti, sarà a base di riso con stufato di carne e verdure con dolci preparati da famiglie di immigrati, legate alla Comunità di Sant'Egidio.

La cena come raccontano ancora gli organizzatori è gratuita per gli immigrati e autofinanziata dagli studenti, grazie anche a qualche aiuto pratico come una colletta di prodotti alimentari nei supermercati genovesi e tavoli e sedie fornite da una ditta. Trovarsi insieme intorno a un tavolo significa costruire dialogo: "d'altra parte sono mesi che noi giovani andiamo nei centri di accoglienza a giocare e fare amicizia - conclude Casali - Ci sembra un modo intelligente per affrontare una questione epocale e avere un approccio meno di pancia, per questo lanciamo anche la sottoscrizione della campagna #savemigrantssaveeurope per un'Europa più accogliente".