Amt torna ad assumere, e lo fa con una selezione da 98 posti di cui quasi tutti saranno conducenti di autobus. Ma, a pochi giorni dalla chiusura del bando, è arrivato un ritocco a firma del Comune: potranno partecipare non solo le fasce svantaggiate (ad esempio i lavoratori in mobilità), ma anche chi attualmente è dipendente di un’azienda italiana nel settore del Tpl.La diretta conseguenza della novità, come sottolinea Luca Lagomarsino di Ugl, è che Amt perderà agevolazioni fiscali: “Aprendo il programma di assunzioni, l’azienda rinuncia a contributi biennali. Chi non rispetta i precedenti requisiti viene assunto a regime pieno”.
Una modifica che risulta “anomala”, secondo Lagomarsino. Ma una spiegazione c’è: con questa mossa, il Comune salva i dipendenti di Ideal Service, dipendenti in appalto, assorbendoli direttamente. “Bisognava farlo prima, valutando attentamente l’opportunità di affidare il servizio a una parte esterna anziché assumerli con un salario calmierato. Lo abbiamo proposto anni fa, inutilmente”.
Requisito minimo per accedere al bando, che si chiude il 18 ottobre, è il possesso della patente D con abilitazione a condurre i mezzi pubblici. Sono già arrivate oltre mille domande per meno di cento posti. I tempi saranno lunghi, non entrerà nessuno prima del 2016: “Ci sarà una scrematura iniziale – spiega Lagomarsino – poi una selezione rivolta a trecento candidati, altre settimane di prova e infine le entrate vere e proprie”.
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