
Il suo libro più famoso nel mondo, dedicato alle vittime del disastro nucleare di Cernobyl, è stato premiato con l'U.S. National Book Critics Circle Award e pubblicato in Italia da E/O e Bompiani. Tra i suoi principali titoli usciti in Italia anche la raccolta 'Tempo di seconda mano. La vita in Russia dopo il crollo del comunismo" pubblicato da Bompiani nel 2014.
Nel libro si trova uno spaccato della tramontata "civiltà sovietica", quasi un'enciclopedia dei sogni dell'"uomo rosso", di coloro che hanno vissuto quell'epoca anche esaltante e stentano oggi ad adattarsi a un "tempo di seconda mano". Già in odore di Nobel nel 2014, la Aleksievic, 67 anni, è nata in Ucraina, il 31 maggio del 1948 da padre bielorusso e madre ucraina, entrambi insegnanti. È stata costretta a lasciare il suo Paese perché perseguitata dal regime del presidente bielorusso Aleksandr Lukasenko che l'accusava di essere un agente della CIA.
IL COMMENTO
Addio Franco Marenco, leader di una destra che rimpiangiamo: guerriera ma nobile
Maturità: nelle tracce mancata l'attualità controversa, dall'Ucraina alla Palestina