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L'assessore comunale all'ambiente: "Attendiamo gli esiti dei monitoraggi"
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Dopo le sollecitazioni arrivate dal Movimento 5 Stelle nei confronti dell'amministrazione comunale spezzina a proposito del sito di Pitelli, oggetto anche pochi giorni fa del ritrovamento di altri presunti fusti tossici nelle aree circostanti l'ex discarica protagonista di una storia ambientale e giudiziaria durata oltre vent'anni, le prime risposte arrivano dall'assessore comunale all'ambiente Davide Natale:

"Come amministrazione comunale stiamo continuando a predisporre monitoraggi da parte di Geometri ed Arpal in tutte le aree del sito, come ci eravamo impegnati a fare in passato e ancor di più adesso, dopo questi nuovi ritrovamenti. Siamo in attesa degli esiti ed abbiamo appena scritto una lettera proprio ad Arpal ed al Corpo Forestale, ribadendo la nostra attesa per i responsi dai quali, qualora risultassero problemi, dipenderà il nostro atteggiamento e i nostri provvedimenti".

"Il Comune - osserva Natale - ha tutto l'interesse nel mantenere una linea di trasparenza sulla vicenda. Ripeto, aspettiamo l'esito delle analisi perché poi si mettano eventualmente in moto i meccanismi degli inquirenti e della magistratura, per quanto riguarda gli aspetti processuali, e i provvedimenti amministrativi che spettano al Comune".

Questi ritrovamenti potrebbero accelerare un vostro confronto con il Ministero dell'Ambiente in chiave riclassificazione del sito?

"Intanto sui ritrovamenti al momento prevale la cautela, in quanto non c'è alcuna certezza che i fusti trovati contenessero sostanze tossiche. Aspettiamo anche in questo caso le risultanze delle analisi Arpal, ma andiamo oltre: noi non siamo tifosi del Sir (sito interesse regionale) o del Sin (sito interesse nazionale). Siamo tifosi delle bonifiche. Siamo impegnati ogni giorno perché quella parte della città, dopo tanti anni bui,  possa finalmente essere rimessa disposizione di usi legittimi, e al più presto. La declassificazione da sito di interesse nazionale a sito di interesse regionale pensavamo potesse darci dei vantaggi sul piano della velocità delle autorizzazioni per il finanziamento e l'avvìo della bonifica. Per il resto i controlli sono esattamente gli stessi. Certo, dovessimo prendere atto di come il processo riguardante autorizzazioni e risorse rimanga rallentato allo stesso modo, allora sì, saremmo costretti a riaffrontare con il Ministero competente il tema dell'eventuale riclassificazione. La nuova legge al momento non ce lo consente, ma se c'è da tornare al tavolo lo faremo. Ribadisco che la nostra priorità assoluta sono le bonifiche".