"La situazione è sentita ma non come vogliono farci credere loro. Guardate le foto delle conferenze dell'avvocato Amato: le sale sono sempre piene. Ieri invece la sala della Biblioteca era semi vuota. Questo perché vogliono equiparare il matrimonio e la famiglia gay a quella tradizionale e questo la gran parte dei cittadini italiani non lo vogliono". Parla a titolo personale, ci tiene a precisarlo, ma le parole di Annarosa Rossetto, che fa parte del Centro per la Famiglia e per la Vita, sono pesanti. Contatta da Primocanale.it, spiega le ragioni dell'insuccesso di pubblico - dal suo punto di vista - dell'incontro sul ddl Unioni civili, tenutosi ieri (25 settembre) alla Biblioteca di Imperia.
L'appuntamento, dal titolo "Stesso amore, stessi diritti", ha visto la partecipazione della senatrice Monica Cirinnà, relatrice del Disegno di Legge sulle Unioni Civili. "Nonostante l'attualità del tema e il parterre degli organizzatori e degli invitati che abbracciava buona parte del movimento per i diritti gay del Ponente Ligure e il principale partito di Governo, la sala è rimasta semivuota fino alla fine dell'incontro segno di quanto poco il tema delle Unioni Civili coinvolga davvero la società civile e la popolazione", afferma la Rossetto.
"La conferenza ha dimostrato - conclude la Rossetto - quanto poco sia sentito il tema dalla popolazione e anche dalle persone omosessuali e come, ha giustamente sostenuto la relatrice, moltissimi "diritti" siano già presenti e possano essere sistematizzati senza una legge ad hoc a meno di non parlare con schiettezza di matrimonio e adozioni gay, cosa che il Paese non vuole", conclude.
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