salute e medicina

Per Angelo Canepa "bisogna eliminare la responsabilità penale dei medici"
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"Tutto nasce da una logica di carattere economicistico, perché vogliono ridurre le spese che la sanità produce a carica del prodotto interno lordo. Bisogna, però, partire dal principio che per ridurre le spese si dovevano modificare le norme sulla responsabilità professionale medica, che in Italia è di carattere penale. Per cui, se un medico non procede in maniera corretta all'accertamento per un sospetto di patologia, il paziente può rivalersi denunciando il medico". Interviene così a Primocanale Angelo Canepa, segretario Medici Famiglia Genova, sulla decisione del ministro della Sanità Lorenzin di tagliare una serie di 208 prestazioni sanitarie, tra cui moltissimi esami di laboratorio di routine, che rappresenterebbero un costo eccessivo per il Sistema Sanitario Nazionale.

Secondo Canepa, il numero delle prestazioni è aumentato a causa delle norme sulla resposansabilità penale dei medici, che ha indotto questi ultimi a cautelarsi prescrivendo anche esami 'inutili'. "Si è creata una medicina difensiva, in cui il medico prescrive esami anche al di fuori e al di sopra di quelle che possono essere le condizioni cliniche del paziente per cautelarsi da eventuali azioni legali contro di lui. In questi ultimi anni, le cause nei nostri confronti sono aumentate del 300-400 per cento, con dei costi incredibili a livello delle polizze assicurative. Invece di modificare queste norme di responsabilità penale del medico nei confronti del paziente, lo Stato ha pensato bene di ridurre le prestazioni erogabili e punire i medici che prescrivono oltre determinate condizioni. Questo è un discorso che non è accettabile. Noi siamo esposti ancora di più a denunce da parte dei pazienti", conclude Canepa.