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Suonato da Laura Marzadori, primo violino della Scala
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Si è conclusa la settimana la “Settimana di protagonismo ligure” a Expo Milano 2015. Sette giorni nei quali, oltre agli incontri istituzionali, si sono vissuti momenti unici ed emozionanti legati alla cultura. Tra questi, spicca in modo particolare il concerto di Laura Marzadori, primo violino della Scala, che si è esibita nell’Auditorium di Palazzo Italia, tutto esaurito, con il celebre Violino di Paganini, eccezionalmente in trasferta da Genova. L’evento verrà riproposto questa sera da Primocanale alle ore 21, e in replica alle 23.30, sul canale 10 del digitale terrestre.

"È una grandissima emozione suonare il 'Cannone' di Paganini, uno strumento su cui si sente ancora l'impronta che ha lasciato questo grandissimo musicista e compositore. Il suono di questo violino è particolarissimo, perché unisce la morbidezza a una grandissima potenza. È raro trovare due qualità così diverse in un unico strumento". Sono queste le sensazioni raccontate da Laura Marzadori, bolognese, appena 26 anni, da maggio primo violino di spalla dell'Orchestra della Scala di Milano, che nell'auditorium di Palazzo Italia ha stregato con le sue note il pubblico di Expo Milano 2015.

Il "Cannone", realizzato nel 1743 daBenedetto Guarneri detto "del Gesù" è uno dei più grandi capolavori della liuteria cremonese,il sogno proibito di qualsiasi violinista. Paganini probabilmente lo ricevette in dono nel 1802 a Livorno e lo predilesse tra tutti i violini che possedeva. È uno strumento unico, perché le sue parti principali sono giunte intatte fino a noi. La vernice è ancora quella originale e, nella parte terminale della tavola armonica, è visibile il segno dell'uso da parte di Paganini che, come tutti i suoi contemporanei, suonava senza usare la mentoniera, poggiando il mento direttamente sullo strumento. Il "Cannone" divenne un eccezionale partner per i virtuosismi di Paganini che sviluppò nuove tecniche violinistiche sfruttando al massimo le potenzialità dello strumento. Il musicista lo lascio in eredità alla città di Genova dove è conservato nella Sala Paganiniana di Palazzo Tursi, come parte del percorso espositivo dei Musei di Strada Nuova