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Il senatore ligure interviene a margine della discussione in Aula
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"Sino ad oggi nulla di quanto e' stato detto del Senato mi ha interessato". Usa parole pesanti il senatore Maurizio Rossi (GM-Liguriacivica) a margine della discussione in Aula sulla riforma del Senato. Il senatore ligure vede però una possibile luce in fondo al tunnel. "La sfida lanciata dal premier Matteo Renzi mi intriga: abolire il Senato. Lui la veste come una minaccia, io credo che alla luce di quanto sta accadendo sia l'unica soluzione. E se lo dice un senatore credo che ci si possa fidare!".

"La riforma così com'è non funziona, - continua il senatore ligure
- innanzitutto il peso delle Regioni é tanto diverso che determinera' una totale differenza di dignità e rappresentatività fra una e l'altra. Non a caso avevo presentato degli emendamenti per costituire delle macroregioni, ognuna di almeno 5 milioni di abitanti, quindi con la possibilità di avere lo stesso peso a livello nazionale", ricorda Rossi.

Il senatore di Liguria Civica interviene anche sul nodo legato alla composizione del 'nuovo Senato'. "Non condivido assolutamente che i futuri senatori siano consiglieri regionali. Certo, ci sono state e ci sono persone per bene e di valore, ma sarebbero loro ad essere designati o in Senato andranno i potenti di turno, i più raccomandati dai partiti, i più servili soldatini pronti ad approvare ciò che chiede il capo? La risposta è nella domanda, per questo resto convinto che o si abolisce il Senato o i senatori devono essere eletti direttamente dai cittadini".

Rossi invoca poi soglie di sbarramento elevate per evitare il frazionamento e limitare le occasioni di ricatto politico. "E' inaccettabile pensare di premiare le coalizioni, salvando mini-formazioni politiche che usano la pratica del tradimento come arma politica, arrivando ad avere un numero di Senatori mai eletti nella loro lista. Sono realta che devono scomparire senza alcun dubbio e per questo auspico soglie di sbarramento elevate per impedire il prolungarsi di questa vergogna nazionale".

"Ma se per un motivo o per l'altro le buone ipotesi che arrivano dal premier o dalla minoranza non si riescono a mettere insieme, allora molto meglio tagliare la testa al toro: aboliamo il Senato. Avremmo - conclude il senatore ligure - anche un bel risparmio".