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Per la minoranza passa Nadasi proposto dal M5s
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Il presidente dell'assemblea legislativa regionale Francesco Bruzzone ha firmato il decreto di nomina dei 4 membri che rappresenteranno Regione Liguria nel Consiglio di amministrazione di Filse. I tre membri indicati dalla maggioranza sono Rosaria Bono, Paolo Cenedesi e Pietro Codognato Perissinotto. In rappresentanza della minoranza è stato designato Enrico Maria Nadasi.

Il nome di Nadasi è stato proposto dal M5S, col sostegno di tutte le forze di minoranza. Prima della designazione la I Commissione Affari Generali, Istituzionali e Bilancio, presieduta da Angelo Vaccarezza (Forza Italia), aveva verificato la compatibilità del curriculum dei quattro candidati con i criteri definiti dalla Commissione.

L'ATTACCO DELLE OPPOSIZIONI - La questione politica che fa discutere è l'aumento dei posti a disposizione della maggioranza, passati da 3 a 4 con una delibera urgente della Giunta. Raffaella Paita, Capogruppo Pd, riassume così i fatti: "La Giunta si è riunita d'urgenza per portare da 3 a 4 i membri nominati dalla Regione, scippando il quarto posto agli altri soci pubblici di Filse e segnatamente le Autorità Portuali, le quali tra l'altro ci risulta che non siano state nemmeno informate della decisione, così come gran parte degli altri soci istituzionali le Camere di Commercio". "Sarebbe ben bizzarro - ha aggiunto Giovanni Lunardon - che la regione più portuale d'Italia non vedesse rappresentate le sue Autorità Portuali nella finanziaria della Regione".

LA REPLICA DI TOTI - "L'opposizione ha perso l'ennesima occasione per tacere e fare bella figura" Il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti risponde così alle polemiche legate alle nomine del CdA di Filse. "Non sfuggirà alle opposizioni - sottolinea il governatore ligure - che le autorità portuali, che normalmente esprimono il quarto membro in consiglio, vivono oggi, e non per colpa della nostra amministrazione, un periodo di grave incertezza. Sulle stesse infatti è pendente il progetto di riforma voluto dal governo che accorpa, non si sa in quali tempi, le Autorità Portuali di Genova e di Savona. Progetto che ci lascia molto perplessi ma di cui il Partito Democratico dovrebbe essere al corrente, trattandosi di una decisione del governo Renzi. Come se non bastasse è noto che il presidente Luigi Merlo, oggi alla guida del Porto di Genova, abbia dichiarato di voler lasciare in anticipo quell'incarico, forse già in brevissimo tempo".