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Il Pd sul caso aveva chiesto un consiglio straordinario
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"Comprendo lo stupore e lo sconcerto del Pd rispetto ai criteri con i quali questa amministrazione intende procedere alla nomina dei vertici di Datasiel, società di discutibile efficienza, fornace di denaro pubblico. Lo comprendo perché sono criteri a loro ignoti. Si tranquillizzino: questi criteri si chiamano capacità, esperienza e indipendenza".

Lo scrive sul suo profilo twitter il governatore della Liguria Giovanni Toti rispondendo alla richiesta della capogruppo del Pd Raffaella Paita che chiedeva un consiglio regionale straordinario per discutere delle nomine della Datasiel.

"Trattasi di criteri che non nuocciono alla salute e aiutano la buona politica - scrive Toti -. Certo, deve aver lasciato sconcertato il PD ligure il fatto che la scelta di manager pubblici non ricada, come è accaduto sotto di loro per un decennio, su qualche trombato dagli elettori, qualche ex dirigente di associazione vicino al partito, qualche parente, qualche portaborse. Si abituino".

Nei giorni scorsi indiscrezioni giornalistiche avevano fatto trapelare la probabile nomina di Marco Bucci, 55-enne manager genovese, alla guida di Liguria Digitale, il consorzio di 25 soci pubbliciche si occupa della gestione informatica delle aziende della Regione e non solo.

"C'erano due possibilità per il Pd - ha concluso Toti - tacere per l'imbarazzo di dieci anni di scelte sbagliate, o appoggiare la nostra decisione di rinnovare la politica anche sulla Liguria. Hanno scelto la terza via: quella sbagliata".