cronaca

Originaria del Bangladesh, stuprata da due connazionali
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Dopo la fuga da casa, violentata dall'amico nell'appartamento ravennate di quel loro connazionale che li aveva ospitati e che l'aveva poi rapinata. E' la denuncia fatta da un 16enne originaria del Bangladesh ma residente in provincia di Genova che è costata una perquisizione a carico di due 20enni anche loro originari del Bangladesh: uno residente a Ravenna e l'altro ad Arezzo.

Ed è proprio quest'ultimo che poco prima di Ferragosto si era incontrato con la ragazza a casa dell'amico. Di fatto dopo alcuni giorni, la 16enne li aveva querelati entrambi prima di fare ritorno a casa. Tanto che la Procura di Ravenna (Pm titolare Antonio Vincenzo Bartolozzi) ha aperto un fascicolo per violenza sessuale e per la rapina, oltre che di una somma di danaro, anche di una scheda telefonica presumibilmente compiuta per ostacolare la giovane nella richiesta di aiuto. Tra il materiale sin qui sequestrato non figura tuttavia il possibile bottino bensì un paio di pantaloni di una tuta, un foulard di seta, un pettine e della carta assorbente.

Da parte loro i diretti interessati, difesi dagli avvocati Francesco Papiani e Michele Lombini, hanno finora negato ogni addebito. In particolare il 20enne che abita a Ravenna, accusato per la sola rapina, avrebbe informalmente sostenuto di avere ospitato i due, che si erano dati appuntamento in Romagna in seguito alla fuga da casa di lei. E di averli allontanati dall'appartamento dopo circa una settimana in seguito a un veemente litigio notturno che aveva allarmato gli altri residenti del condominio.

E' a quel punto che la 16enne, come presunta forma ritorsiva, si sarebbe rivolta alla polizia. I contorni della vicenda, ancora da chiarire, sono al vaglio dell'apposita sezione della squadra Mobile ravennate. Le visite mediche avrebbero comunque confermato contatti intimi tra la 16enne e il 20enne residente ad Arezzo.