cronaca

Ogni anno 130mila esemplari sono vittime di catture accidentali
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Oggi è il Tarta-Day, la giornata nazionale dedicata alla tartaruga marina Caretta caretta, iniziativa promossa da TartaLife, il progetto Life+ di cui è capofila il Cnr-Ismar di Ancona, che vede protagonisti molti centri di recupero che operano su tutta la penisola: dall'Emilia Romagna alla Sicilia passando per la Puglia e la Sardegna.
 

Il progetto, che ha come obiettivo la riduzione della mortalità della Caretta caretta nei nostri mari dovuta alla pesca professionale vuole portare a conoscenza del grande pubblico le reali condizioni in cui versa la specie nei nostri mari e cosa si può fare per arginare il rischio di estinzione.

Ogni anno sono oltre 130 mila le tartarughe marine Caretta caretta che nel Mediterraneo rimangono vittime di catture accidentali da parte dei pescatori professionisti. Circa 70.000 abboccano agli ami utilizzati per la pesca al pescespada, oltre 40.000 restano intrappolate nelle reti a strascico e circa 23.000 in quelle da posta per un totale di 133.000 catture con oltre 40.000 casi di decesso. 


L'obiettivo di Tartalife è quello di promuovere a livello nazionale l'adozione di nuovi attrezzi da pesca più selettivi, già sperimentati dal Cnr-Ismar, di istituire nuovi "presidi di soccorso" per le tartarughe (o potenziare quelli già esistenti) nelle aree geografiche più "a rischio" per la pesca o più importanti per la riproduzione ed in particolare per la nidificazine.