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Seduta aperta al pubblico tra urla e striscioni
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Clima da stadio nella sala del Consiglio Comunale di Savona, dove si è dibattuto sulla costruzione di un deposito di bitume a 300 metri dalla darsena del porto. Il presidente Casalinuovo ha deciso di sospendere la seduta.

Sala gremita, come previsto, durante la seduta aperta al pubblico. Urla, striscioni e applausi già nella prima parte dell Consiglio, durante l'intervento di Mantero (M5S): "I cittadini meritano di avere altri interlocutori, non persone rinviate in giudizio". Pentastellati e Verdi, tra le voci di dissenso, accusano l'amministrazione savonese di non aver partecipato alla Conferenza dei Servizi né ai comitati portuali. "Inutile ora esprimere preoccupazione e dissenso. Forse cambiate idea perché nessuno a Savone vuole il bitume e le elezioni sono vicine?". Il sindaco Berruti, in apertura della seduta, aveva auspicato che "non si proceda senza tutta le necessarie autorizzazione, compresa la Valutazione di Impatto Ambientale".

Raffaella Paita (Pd) ha difeso la linea di partito: "Vorrei che provaste a dire sì alla Via, l'unico modo di fare un approfondimento su una questione così importante". Replica al veleno alle parole di Mantero: "L'Italia è una grande democrazia perché una persona indagata come me può esprimere la propria opinione nonostante questo. Ed è una grande democrazia perché lei, Mantero, parla di imbarazzo mentre il capo del suo Movimento è condannato per omicidio colposo".

Gianluigi Miazza, presidente dell'Autorità Portuale di Savona, forte sostenitore del progetto, ha ricordato che "l'impianto, come provato tecnicamente, non darà luogo ad emissioni nocive". Presente anche Francesco Giachino, dirigente della BIT Savona, ditta che dovrebbe costruire l'impianto: "Non siete informati in modo corretto, il bitume è una parte essenziale per la nostra società: abbiamo seguito un preciso iter e siamo pronti a chiarire tutti gli aspetti". Interventi cui sono seguiti ulteriori contestazioni.

Pongiglione (Noi per Savona - Verdi) e il consigliere Aschiero (Udc): "Non siamo contro la costruzione del deposito, ma non condividiamo la sua collocazione a soli 300 metri dal Priamar, in una zona a vocazione turistica. Senza contare la puzza e i disagi al traffico per i camion che trasporteranno il bitume)"
Presenti anche i Presidenti dei Gruppi Consiliari Regionali (tra i quali Angelo Vaccarezza, Raffaella Paita, Andrea Melis), i parlamentari della Provincia di Savona, il Presidente della Provincia di Savona Monica Giuliano, i funzionari della Regione Liguria, della Provincia di Savona e del Comune di Savona che hanno avuto in carico la pratica e il responsabile del procedimento presso il Ministero dello Sviluppo Economico.