L'ordinanza del Sindaco di Alassio, che vieta l'ingresso nel suo Comune a migranti sprovvisti di certificato sanitario, è "una forma di discriminazione inaccettabile in un paese democratico". Lo afferma Raffaella Paita capogruppo del Pd in Regione secondo la quale "la legittima tutela della salute dei cittadini non ha nulla a che fare con allarmistici proclami in cui lo spettro di malattie disparate come ebola, Hiv, Tbc, scabbia viene agitato al solo scopo di impedire l'accesso al Comune a una precisa tipologia di persone identificate nell'ordinanza come 'persone prive di fissa dimora provenienti da Paesi dell'area africana, asiatica e sudamericana'".
"Ed è ancora più grave che il Presidente Toti, che ad oggi si è limitato a scaricare sui comuni il peso dell'accoglienza dei migranti, abbia condiviso questa ordinanza. Come una giurisprudenza consolidata dimostra, il potere di ordinanza non può essere usato in forma discriminatoria.
Sono cose che un Sindaco e un Presidente di Regione dovrebbero conoscere. Auspico dunque che l'ordinanza venga immediatamente ritirata", ha concluso Paita.
"Ed è ancora più grave che il Presidente Toti, che ad oggi si è limitato a scaricare sui comuni il peso dell'accoglienza dei migranti, abbia condiviso questa ordinanza. Come una giurisprudenza consolidata dimostra, il potere di ordinanza non può essere usato in forma discriminatoria.
Sono cose che un Sindaco e un Presidente di Regione dovrebbero conoscere. Auspico dunque che l'ordinanza venga immediatamente ritirata", ha concluso Paita.
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