cultura

L'associazione non vuol mettere contro i territori
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Scontro sullo Sciacchetrà? Coldiretti La Spezia prova a gettare acqua sul fuoco.

L'associazione intende smorzare le polemiche di questi ultimi giorni relative alla richiesta di allargamento al territorio del Comune di Bonassola della denominazione Sciacchetrà, dopo il rinvenimento, all’interno di una cantina di Bonassola, di una bottiglia di sciacchetrà datata nientemeno che 1892 e di altre due risalenti agli anni ’50, prova, secondo la casa vinicola che le ha prelevate, di un radicamento di matrice antica rispetto alla coltura da vite del prezioso nettare che andrebbe al di là dei limiti geografici con le Cinque Terre, da sempre considerate origine e culla della produzione.

Sino a questo momento, da quando cioè sono arrivate le prime richieste di un possibile accorpamento della produzione bonassolese al consorzio dello sciacchetrà, sinora riservato alle sole coltivazioni delle Cinque Terre, sono giunte manifestazioni di forte perplessità, se non addirittura secchi dinieghi, sia dalle aziende agricole di produzione del Parco, sia dai vertici del Parco stesso.

E da Coldiretti La Spezia – che aveva tra l’altro per prima diffuso la notizia della presentazione della bottiglia ultracentenaria rinvenuta a Bonassola presso l’Expo di Milano – arrivano le parole concilianti del direttore Domenico Pautasso, tese a neutralizzare una “guerra di religione” di fatto già in atto.

"Come Coldiretti La Spezia, - dichiara in una nota Pautasso - non vogliamo assolutamente mettere contro i produttori e i territori. La nostra forza si esprime al meglio quando c'è unità di intenti. Coldiretti difende le tipicità il territorio e i marchi e mai e poi mai pensa di calare dall’alto iniziative o decisioni, se non sono state prima condivise con tutti i produttori".