
"Questo nuovo piano segna un cambio di passo dell'azienda verso una strategia più aggressiva, con cui si passa direttamente ad una procedura di licenziamento" spiega Daniele Gadaleta, coordinatore regionale Slc-Cgil. Tra le grandi città, Genova è la meno colpita dal nuovo piano industriale. Ma - ricorda Gadaleta - I 3 dipendenti a rischio sono solo gli ultimi di uno stillicidio che in 9 anni ha visto ridurre i lavoratori da 1000 a 600. Inaccettabile".
Il presidio proseguirà fino a mezzogiorno, ma i sindacati hanno già annunciato una manifestazione nazionale e un presidio presso il parlamento. "In attesa dell'insediamento della nuova giunta regionale, con cui attendiamo di prendere contatto - spiega Gadaleta - stiamo ragionando di far intervenire il governo. Stiamo parlando di un'azienda di alta tecnologia che dovrebbe realizzare un'opera cruciale per il Paese come la banda larga".
IL COMMENTO
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