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Continua la querelle tra il candidato e vincitore delle regionali in Campania, Vincenzo De Luca e Rosi Bindi, la presidente della commissione Antimafia, l'organismo che lo ha inserito nella 'black list' degli impresentabili alle elezioni. De Luca ha presentato un esposto-denuncia contro la parlamentare Dem che ieri si era sfogata, chiedendo le scude del suo partito dopo l'esito delle regionali.

DE LUCA, LA DENUNCIA - Vincenzo De Luca, vincitore delle Regionali in Campania, inserito tra gli 'impresentabili', ha presentato a Salerno denunzia-querela nei confronti dell'onorevole Rosy Bindi. Si chiede alla Procura di Roma di procedere nei confronti del presidente dell'Antimafia per diffamazione, attentato ai diritti politici costituzionali, abuso d'ufficio.

BINDI, LO SFOGO - "Chiedo le scuse da parte del mio partito, ritengo di aver diritto ad un risarcimento, perché sono molti anni che servo questo paese e le mie battaglie le ho sempre fattee a viso aperto". Dopo giorni di attacchi per la lista degli "impresentabili" resa nota venerdì scorso dalla Commissione Antimafia, Rosy Bindi chiede al Pd di scusarsi, "non si può arrivare a diffamare così una persona che sta svolgendo il proprio ruolo istituzionale. Il Pd ha sbagliato a reagire in quel modo, avrebbe dovuto continuare a difendere De Luca, non delegittimare il lavoro della Commissione Antimafia". 

A De Luca fa gli auguri di buon lavoro e aggiunge che i campani hanno valutato che è stato un buon sindaco e sarà un buon governatore. "Non so se Renzi mi chiederà scusa, io però sento di poter dire che quel che successo nei confronti della mia persona merita un risarcimento, è stato troppo grave", ammette alla fine Rosy Bindi.