Entro la metà di giugno, famiglie e imprese saranno chiamate a versare all'Erario e agli enti locali oltre 56 miliardi di tasse tra Imu, Tasi, Irpef, addizionali sulle persone fisiche, Irap, Ires, Iva e Tari. E' il conto fatto dalla Cgia di Mestre. Altri 33,6 miliardi sono attesi con la scadenza del 16 luglio.In termini assoluti, l'imposta che graverà maggiormente sui bilanci delle aziende italiane sarà l'Ires (l'Imposta sui redditi delle società di capitali): secondo i calcoli effettuati dalla Cgia, il versamento del saldo 2014 e dell'acconto 2015 porterà nelle casse dello Stato 10,5 miliardi di euro.
Altrettanto "impegnativo" sarà il versamento delle ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori delle imprese: queste ultime dovranno sborsare 10,4 miliardi di euro circa. Per le famiglie, invece, l'impegno economico più oneroso sarà dato dal pagamento della prima rata della Tasi: dei 2,3 miliardi di euro attesi dai Comuni, i proprietari delle abitazioni principali dovranno versare circa 1,65 miliardi di euro.
10° C
LIVE
IL COMMENTO
-
Luigi Leone
Lunedì 22 Dicembre 2025
-
Mario Paternostro
Domenica 21 Dicembre 2025
leggi tutti i commentiBimbi curati fuori sede (anche al Gaslini), quando la politica è vicina alle famiglie
Addio cartiere, Sos edicole, evviva i libri, ma salviamoli dalla pioggia in Galleria