cronaca

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Entro il 31 dicembre 2015 il Comune di Genova sforbicerà 17 società partecipate, senza riflessi occupazionali, con un risparmio previsto di 1,7 milioni di euro. Lo ha sancito il consiglio comunale di Genova approvando con 20 sì, 8 no, 3 astenuti, su 31 consiglieri presenti, la delibera sul piano di razionalizzazione delle società partecipate. Favorevoli Pd, Lista Doria, Udc e un consigliere di Sel. Contrari M5S, Fds, Lista Musso e un consigliere di Sel. Astenuti Forza Italia, Ncd e un consigliere del Pd.

Il documento prevede l'ingresso di un partner in Amiu ma il Comune terrà il 51% della partecipata per la raccolta dei rifiuti. Un emendamento di giunta al testo iniziale della delibera ha sostituito la previsione di "un ingresso di un partner industriale in Amiu" con "l'ingresso di un partner in Amiu tramite operazioni di aggregazione societaria (anche infragruppo) o altre che garantiscano la migliore realizzazione del piano industriale Amiu assicurando l'unitarietà gestionale del ciclo dei rifiuti nella società".

Nella delibera approvata la giunta propone al consiglio comunale "di dare mandato alla Direzione partecipate di richiedere all'advisor Kpmg l'aggiornamento della valutazione di Amiu e il successivo supporto tecnico giuridico per il perfezionamento dell'operazione aggregativa". Tra le società interessate dalla sforbiciata Car Sharing, Amt Progetti, Isab, Themis, Liguriambiente.

LE DICHIARAZIONI DI DORIA - "Nessuna privatizzazione di Amiu, ma cerchiamo un partner per rilanciare l'azienda": Marco Doria smentisce l'uscita del Comune dal capitale della società i gestione dei rifiuti di Genova e anche possibili disimpegni sul fronte Amt.

"Su Amiu è una rappresentazione totalmente falsa, perchè noi abbiamo ribadito quello che avevamo già detto, il comune è impegnato nel rilanciare Amiu e ha sempre detto, perchè questa è la pura verità, che non riesce, avendo l'obiettivo di rilanciare Amiu, non riesce a farlo da solo, il che significa che il comune continua ad essere in Amiu, continua ad essere il soggetto di riferimento di Amiu, che è un'azienda del comune, ma perchè per rilanciare Amiu c'è bisogno di un partner. Questo non vuol dire privatizzare, vuol dire mettere Amiu in condizione di affrontare le sfide in maniera da poterle vincere", afferma il sindaco. "I lavoratori secondo me dovrebbero preoccuparsi di un comune debole e isolato, quindi la risposta migliore che si può dare all'azienda ed ai lavoratori, è trovare, come abbiamo detto di voler fare, ma l'abbiamo detto ripetute volte, un partner che assieme al comune affronti le sfide in cambio di fronte. Il percorso sarà trasparente, pulito e non ci sono delle soluzione preconfezionate".

Capitolo Amt. "C'è una gara per un sevizio regionale, c'è una legge regionale che deve seguire senza passi affrettati il suo percorso, che deve prevedere l'individuazione di un bando di gara di servizi minimi essenziali che sono pagati dalla regione alle quali Amt per partecipare, non da sola perchè non potrebbe farlo, ma con altre imprese, si deve mettere in condizioni di poterlo fare in condizioni della massima efficienza. Il comune è in Amt", conclude il sindaco.