cronaca

Profughi alloggiati nelle strutture d'accoglienza
2 minuti e 41 secondi di lettura
E' un italiano di 62 anni, originario di La Spezia, lo scafista alla guida del motoscafo bloccato a 10 miglia a largo di Torre Canne, nel Brindisino, sul quale viaggiavano 28 migranti (20 maschi adulti, 4 bambini e 4 donne) di presunta nazionalità siriana ed irachena.

L'uomo, con precedenti specifici, è stato arrestato da militari del gruppo aeronavale di Bari della Guardia di Finanza per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Il natante è stato sequestrato.

Altri due scafisti, un somalo e un eritreo, ritenuti essere i traghettatori delle imbarcazioni rimaste alla deriva nel canale di Sicilia con a bordo 427 profughi, poi salvati dalla nave maltese Kreta, sono stati fermati dalla Polizia della Spezia poco dopo lo sbarco dal cargo

I due, che al momento dell'intervento della nave maltese hanno cercato di confondersi tra i profughi, sarebbero stati scoperti dalla squadra mobile spezzina durante i controlli effettuati sulla banchina del Molo Garibaldi subito dopo l' arrivo del mercantile. Nei loro confronti è scattato il fermo di polizia giudiziaria. Il provvedimento restrittivo sarà sottoposto al vaglio del gip, per la convalida. Fondamentali, per l'attribuzione dell'ipotesi di reato ai due scafisti, sono state le indicazioni raccolte fra i profughi e l'equipaggio della nave Kreta.

MIGRANTI IN FUGAUna ventina di migranti tra cui anche alcuni minori in fuga dai centri di accoglienza di Imperia e Savona sono stati fermati su un treno diretto al capoluogo ligure. I profughi, tutti sbarcati nelle scorse ore nel porto di La Spezia, sono scappati dalle strutture del Ponente dove erano sistemati. Sono in gran parte eritrei e sono stati individuati dal capotreno durante i controlli per i biglietti.

I migranti, che hanno spiegato in uno stentato inglese di "voler raggiungere Milano", sono stati presi in custodia dagli agenti della polizia ferroviaria e si trovavano all'interno della stazione ferroviaria di Genova Principe.

88 PROFUGHI A GENOVA Ottantotto profughi arrivati nel capoluogo ligure dalla nave cargo ucraina arrivata alla Spezia sono alloggiati in strutture cittadine messe disposizione dal Comune di Genova. Diciotto, tutti uomini e maggiorenni, sono stati alloggiati nei centri di accoglienza solitamente riservati ai migranti, gli altri settanta, invece (sessantuno donne e nove bambini) si trovano nei locali dell'ex ospedale psichiatrico di Quarto. Per questa accoglienza sono state utilizzate le stanze dell'emergenza freddo. Al momento nessuno dei migranti si trova in alberghi o strutture ricettive di Genova e provincia.

"Vista la difficoltà di trovare posti letto in così poco tempo - ha spiegato l'assessore ai servizi sociali del Comune Emanuela Fracassi - avevamo provato a coinvolgere i titolari di alberghi od hotel attualmente chiusi per sapere se c'era la volontà di mettere a disposizione alcune camere per i migranti lavorando per il "terzo settore". Poi abbiamo trovato la disponibilità dei locali dell'ex ospedale psichiatrico di proprietà di Regione ed Arte e abbiamo deciso di sistemarli qui".

Oltre agli 88 di Genova, secondo i dati forniti dalla Prefettura di Genova, è scattata l'accoglienza per 50 a Savona, 37 a la Spezia e 70 ad Imperia. Tutti i migranti arrivati in Liguria sono stati sottoposti ad accurate visite mediche. Solo sei di questi sono stati ricoverati in ospedale per casi di scabbia o pidocchi. Nessuna altra patologia grave è stata riscontrata.