Un gruppo di tirocinanti del ministero della Giustizia ha scritto a Papa Francesco per "chiedergli aiuto e denunciare tutta la loro disperazione sul fatto che 2650 tirocinanti presenti in ogni regione d'Italia dopo 5 anni di tirocinio negli uffici giudiziari vedranno nel 30 aprile la data della fine della loro storia". Il gruppo si rivolge a Papa Francesco "con rispetto, ammirazione e speranza" appellandosi alla sua attenzione al tema del lavoro. "Quella dei precari della Giustizia non è solo una questione lavorativa ma è anche una storia umana. E' il dramma di 2650 famiglie, del loro futuro e di quello dei propri figli. Ma è soprattutto una questione di dignità", sottolineano i tirocinanti che si sono rivolti al pontefice confidando nell'appello che ha rivolto ai "diversi soggetti politici, sociali ed economici che sono chiamati a favorire un'impostazione diversa, basata sulla giustizia e sulla solidarietà, per assicurare a tutti la possibilità di svolgere una attività lavorativa dignitosa".
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