“Sconcerto” e “stupore” in Regione Liguria alla notizia dell’avviso di garanzia a Raffaella Paita, in cui vengono contestate alla candidata Pd responsabilità in ordine alla mancata diramazione dell’allerta meteo la sera dello scorso 9 ottobre, quando il Bisagno esondò nella zona di Borgo Incrociati causando la morte di un uomo. Lascia “di sasso” i vertici di piazza De Ferrari, sia per i contenuti che per i tempi, l’iniziativa della Procura, nelle persone dei pm Gabriella Dotto e Patrizia Ciccarese. Paita non avrebbe diramato l'allerta “perchè non ha il potere di darla”, viene spiegato. Spetta alla protezione civile, si osserva in Regione, valutare e capire i dati meteorologici e decidere di conseguenza, con un atto specifico di natura tecnica e non politica. Un assessore non è un organo monocratico e non può assumere alcun atto o ordinanza, ivi compresa una Allerta meteo, che può essere diramata solo dalla Protezione Civile, si dice.
Manifestato stupore anche per la tempistica, poiché Raffaella Paita era stata ascoltata a lungo a novembre dagli investigatori e in quella occasione aveva spiegato nello specifico proprio la sua incompetenza a diramare un allerta
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