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La candidata del Movimento 5 Stelle a Primocanale
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“Abbiamo fatto un calcolo per cui in Regione, se anche fossero eletti soli 3 consiglieri 5 stelle in un solo mandato si restituirebbe alla cittadinanza 1 milione di euro”. Lo annuncia Alice Salvatore, candidata ala presidenza della Regione Liguria per il Movimento 5 Stelle, nell’intervista a Primocanale. “Decurteremo gli stipendi dei consiglieri regionali come facciamo con chiunque entri nelle istituzioni”, spiega Salvatore. “I consiglieri regionali M5s non percepiranno più di 2.500 euro. Ad oggi lo stipendio di un consigliere regionale varia tra gli 8.000 e i 9.000 netti, che percepiscono anche ora che la Giunta non è in attività. E’ uno spreco”.

Tagliare i costi della politica rappresenta dunque una priorità per la candidata pentastellata, che illustra le varie opzioni circa l’utilizzo dei soldi risparmiati con la decurtazione degli stipendi . “Possiamo seguire l'esempio dei nostri colleghi siciliani che hanno creato un fondo per il microcredito regionale oppure versarli nel fondo per il microcredito nazionale come fanno i nostri colleghi nazionali”.

Oltre alla battaglia per il microcredito, c’è quella per il reddito di cittadinanza Alice Salvatore spiega come ha intenzione di muoversi. “La cosa principale è poter finalmente accedere ai bilanci regionali e ai registri degli appalti per capire come razionalizzare al meglio, come evitare gli sprechi e dove andare a tagliare. Oggi ci sono voci che corrispondono a degli ammanchi, per alcuni settori, non giustificati, non sappiamo dove sono andati a finire questi soldi”, denuncia la candidata 5stelle. “Se andiamo a vedere sul sito della Regione, dove in teoria sarebbe attiva l''operazione trasparenza', di fatto di trasparenza non ce n'è nessuna. Sappiamo che i soldi ci sono, infatti vengono trovati spesso per opere che riteniamo inutili: bisogna farli confluire in servizi per i cittadini”. E aggiunge: “il reddito di cittadinanza è una priorità a livello nazionale, in Liguria ci proponiamo di andare a studiare il bilancio, che adesso appunto è inaccessibile perché poco chiaro, e studiare se ci sono effettivamente le coperture. Va fatto un ragionamento insieme agli esperti”.

Alice Salvatore ribadisce di non contemplare in alcun modo l'idea di un'alleanza pre-elettorale per provare a sconfiggere il Partito Democratico. “Alleanze con questi schieramenti politici sono fuori discussione, perché sono sottomesse ad una logica di interessi a cui noi invece ci sottraiamo. Siamo dei cittadini liberi, se mai facessimo un'alleanza con rappresentanti dei partiti dovremmo invischiarci in tutte queste manovre, di cui veniamo a sapere con tutti questi scandali, inchieste che vengono fuori. Dovremmo scendere a compromessi con un sistema che come cittadini non accettiamo più”. E sugli scenari post-voto e su un possibile avvicinamento da parte di Raffaella Paita rimarca: “la porta sarebbe ovviamente sprangata per un'alleanza, sarebbe aperta invece per votare insieme provvedimenti che possono servire ai cittadini, secondo la stessa linea consolidata a livello nazionale”.

Capitolo grandi opere, dal Terzo valico alla Gronda. “Servono veramente a sbloccare dall'isolamento?”, si chiede Salvatore. “Per il Terzo valico è prevista una tratta da Genova a Tortona, solo fino a lì. Nasceva come incentivo per il trasporto merci, ma ad oggi si parla solo di trasporto passeggeri. è un discorso che fa un po' acqua voler trasportare passeggeri da Genova a Tortona, avrebbe senso se si arrivasse fino a Milano”, afferma la candidata pentastellata.”Per portare i lombardi e i milanesi agevolmente in Liguria basterebbe adoperare i treni di nuova generazione che già esistono ma non vengono messi in opera per la tratta Genova-Milano”.

Nel corso dell’intervista, Alice Salvatore snocciola anche alcuni dati sulle grandi opere e propone delle alternative. “Il terzo valico è stimato intorno ai 6-7 miliardi. Se potenziassimo la ferrovia e i valichi già esistenti, ampliando le gallerie e potenziando i binari, e facessimo andare i treni di notte e non soltanto di giorno, raggiungeremmo il doppio delle velocità odierna e risparmieremmo, perché è un lavoro che costerebbe al massimo 1 miliardo e mezzo di euro”. Stesso discorso che la candidata 5stelle utilizza per la situazione del porto. “Il rilancio della portualità genovese non si gioca tanto sull'alta velocità a monte, ma è un problema più endemico dei porti italiani e liguri, che sono legati all'orario di lavoro degli uffici doganali. Se volessimo essere competitivi con il Nord Europa, il cui sdoganamento lavora 24 ore su 24, non ce lo possiamo permettere oggi. L’ufficio doganale chiude alle 17, mentre i lavori del porto vanno avanti tutta la notte, ma le merci rimangono bloccate perché non possono essere sdoganate”, sottolinea Salvatore. “Risolviamo prima tutti questi problemi con questi accorgimenti: raggiungeremmo già gli obiettivi senza creare disastri ambientali”.

Altro tema prioritario per il Movimento 5 Stelle è quello legato al verde pubblico. “A livello cittadino come regionale l'ambiente sano e pulito per noi è una priorità, quindi le aree verdi devono essere aumentato in numero e qualità. Invece di far le grandi opere o spostare il porto petroli sotto la Lanterna, queste zone bellissime dovrebbero essere restituite alla cittadinanza”, dichiara la candidata alla presidenza della Regione, che sulla crisi del turismo e sul dissesto idrogeologico dice: “tutte queste emergenze sono interconnesse: se risolviamo il dissesto, significa che ci prendiamo cura dell'entroterra, delle nostre tradizioni ma anche dei muretti a secco, che sono anche belli esteticamente”.

Chiusura dedicata al problema della legalità, dalle infiltrazioni mafiose ai casi di corruzione. La candidata Paita ha già lanciato la proposta di un albo regionale della legalità, mentre Pastorino ha lanciato l'albo dei lobbisti. “L'ipotesi paitiana dell'assessorato fa un po' sorridere”, attacca Salvatore. “Le misure da prendere per affrontare i temi connessi di trasparenza e legalità sono semplicissime: se sul web rendiamo noto come viene speso fino all'ultimo centesimo di denaro pubblico, già andiamo a togliere la possibilità di queste ruberie. Il vero voto di scambio, quello che va a nutrire le mafie, è quello che si crea coi clietelismi. Il denaro dei cittadini ai cittadini, in servizi per i cittadini. Basta questo per combattere la corruzione, che deriva dall'impotenza dei cittadini di fronte alle amministrazioni pubbliche”, conclude la candidata del Movimento 5 Stelle.