
Una trentina tra operai, tecnici e impiegati hanno espresso la loro preoccupazione davanti alla sede: "Non riusciamo a capire i motivi del sequestro” - hanno spiegato – “lavoravamo in cantieri dove erano stati fatti tutti i controlli possibili. Ora da due giorni siamo a casa senza lavoro. Auspichiamo che venga nominato prima possibile il custode giudiziale per poter tornare a svolgere le nostre mansioni.”
IL COMMENTO
Salis, la nuova giunta promette discontinuità in un clima già "caldo"
Bravo vescovo Savino! Il referendum come “custode della democrazia”