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Doria: "Si costruisce meno, ma la città non è immobile"
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Con 21 voti a favore il consiglio comunale di Genova ha approvato il Piano urbanistico Comunale. Decisivi i voti dell’UDC. Il sindaco Doria: “E’ un risultato importante. Cambia la visione della città. Per gli equilibri della maggioranza non ho mai chiesto l’appoggio di altri partiti, ma ho apprezzato gli interventi di chi ci ha sostenuto”. I lavori sono iniziati con le dichiarazioni di voto sugli ordini del giorno (68) e la successiva votazione degli stessi. Hanno votato a favore del nuovo Puc 21 consiglieri, tra i quali il gruppo dell’Udc. Hanno invece votato contro Gian Piero Pastorino di Sel e Antonio Bruno di Fds, oltre a M5S e centrodestra.

LE DICHIARAZIONI DI VOTO

Antonio Bruno (FdS) – “Questo Puc, prevedendo due opere come Gronda e Terzo valico, è in contraddizione con l’obiettivo di avere un consumo di suolo pari a zero. E’ il Puc della decrescita infelice. Voto contro”.

Edoardo Rixi (Lega Nord) – “Contrario perché il Piano è incoerente con il programma del sindaco, in particolare per quanto riguarda la vertenza Esaote. Caso strano il piano regolatore viene sempre approvato a ridosso delle campagne elettorali. Non vorrei fosse così anche stavolta”.

Lilli Lauro (Pdl) – “Siamo contrari: in questo Puc non vediamo nulla a favore dell’occupazione; le grandi aziende non sono tutelate e se ne vanno. Potevamo aspettare ancora prima dell’approvazione del Piano ma, come ha detto Rixi, siamo in campagna elettorale. Abbiamo notato che due consiglieri di maggioranza hanno votato contro a tutto. Abbiamo notato che, in un lungo periodo di assenza di delibere, non abbiamo parlato di piano industriale di Amt e di Amiu”.

Enrico Pignone (Lista Doria) – “Tra la città che vorremmo e quella che abbiamo di fronte c’è un punto di mediazione e il Puc è lo strumento per realizzarlo. Nessun atto amministrativo è perfetto e noi stessi non siamo d’accordo su tutto, ma il documento incontra la nostra approvazione. Voteremo a favore”.

Gian Piero Pastorino (Sel) – “Non ci voleva molto a risolvere i problemi che i cittadini chiedevano da anni e cioè che l’ospedale nuovo venisse costruito a ponente e in Valpolcevera. Questa città doveva avere un minimo di coraggio. Sulla gronda si era deciso di realizzare il primo lotto. Ma poi non è stato fatto. Infine il programma di questa amministrazione prevedeva che le aree industriali restassero tali, ma non c’è stato il recupero di nessuna area. Anche la vicenda Esaote mi ha lasciato una profonda insoddisfazione. Voto contrario”.

Chessa (Sel) – “Non sapevo della decisione del mio capogruppo, quindi intervengo in dissenso. Il percorso fatto in questi mesi è stato importante e significativo. Ha una forte valenza ambientalista e ha una filosofia in cui mi ritrovo, perche certifica la regia del Comune sullo sviluppo della città, anche se un po’ di regia viene persa sulla questione del nuovo Galliera. Questo è un aspetto che mi vede contrario, per il resto sono a favore. Voto positivo”.

Farello (Pd) – “La prima parola che viene in mente è: finalmente. Iniziato nel novembre 2011, il piano si conclude oggi. Questi tre anni e 4 mesi ci dicono che nessun atto di pianificazione può imbrigliare la realtà che nel frattempo si muove in città. Il Puc non è un fine, ma uno strumento: una volta che il Puc viene approvato, il lavoro non è finito ma inizia”.

Putti (M5s) – “In campagna elettorale il sindaco si era detto contrario alla Gronda, aveva parlato di acqua pubblica, di conservare il patrimonio pubblico e molto altro. Quello che si era promesso è stato disatteso. Come è stato disatteso ciò che di buono era all’inizio indicato nel Puc. Per questo voteremo contro”.