La procura di Genova ha indagato tre persone, due italiani e un nordafricano, per associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti e falsità ideologica con l'aggravante del reato transnazionale. Secondo quanto emerso dall'inchiesta, condotta dalla Guardia di finanza genovese, i porti di Genova e La Spezia sarebbero "aperti" al traffico di rifiuti speciali diretti dal Nord Italia verso la Nigeria, il Togo, il Burkina Faso, il Ghana e la Costa d'Avorio.
In particolare, i militari hanno individuato un agente marittimo e un suo collaboratore che avrebbero falsificato le pratiche di esportazione del materiale. Due le tecniche per esportare i rifiuti speciali: in un caso si nascondono i materiali dentro container pieni di altra merce, nell'altro vengono caricati furgoni o auto stipati di rifiuti dentro autoarticolati.
12° C
LIVE
IL COMMENTO
-
Luigi Leone
Lunedì 17 Novembre 2025
-
Mario Paternostro
Domenica 16 Novembre 2025
leggi tutti i commentiDemografia, in Liguria e in Italia tema di sola propaganda politica
“San Marcellino” compie ottant’anni e continua a “aprire porte” agli ultimi