Salvo sorprese dovrebbe essere pubblicato domani il Piano strategico nazionale della portualità e della logistica, il documento con il quale il Governo intende dettare le linee guida del futuro dei porti italiani. Un documento annunciato da alcune settimane, i cui punti cardine erano stati presentati dal Ministro delle Infrastrutture a inizio febbraio, in vista degli Stati Generali del 9 febbraio. Tre gli obiettivi annunciati dal MIT: migliorare la competitività del sistema portuale e logistico nazionale, favorire la crescita dei traffici delle merci e delle persone, agevolare la promozione dell'intermodalità nel traffico merci.
Un documento che anticiperà l'attesa riforma della legge 84/94 sui porti. Poche certezze sui contenuti: da un lato non è escluso che il piano si accontenti di riepilogare, magari approfondendoli, i punti chiave individuati per lo sviluppo del settore. Dall'altro potrebbe dare le prime indicazioni concrete sulle priorità degli investimenti (le Autorità portuali hanno consegnato progetti per oltre 10 miliardi di euro, e si tratterà di capire cosa finanziare e in che ordine) e su eventuali accorpamenti.
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